Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
’occhio in o; questi raggi divergenti vengono raccolti dall’occhio, ed un’immagine del punto luminoso va a formarsi sulla retina. L’occhio non vede l
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Spiegazione. — Suppongo di avere tre corpi O, P, Q rispettivamente colorati in blù, giallo, rosso; mescolo questi corpi, ed ottengo il misto m, che
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Siano P Q due corpi rosso e blù, che si mescolano. I raggi colorati, ossia i raggi riflessi da questi corpi sono indicati in punta delle freccie
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Questi due vetri sono ordinariamente il flintglass, che dà uno spettro con poco rosso e molto violetto, ed il crownglass che dà invece poco violetto
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°. Havvi una relazione molto semplice tra l’indice di rifrazione e l’angolo di polarizzazione, da cui si può dedurre uno di questi elementi quando si conosce
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distanza, il foco, la grandezza dell'immagine e dell’oggetto. Per rendere più facili questi calcoli abbiamo ricavato dalle equazioni predette le formole
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di questo limite questi difetti aumentano rapidissimamente.
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Egli è di questa esperienza che dovrebbero occuparsi seriamente i fotografi, onde fornire agli ottici questi elementi indispensabili».
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incisi sul vetro, la superficie cilindrica sopra cui la carta si applica; questi quadretti si producono identicamente sopra tutte le immagini».
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Mettendo in equazione questi due valori di F, si ha:
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col solo allontanare dal piccol foro il vetro spulito. Ma tutti questi vantaggi sono, almeno pel fotografo di professione, di ben poca importanza
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stesso. Consideriamo questi due casi.
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Quando si hanno a produrre stereografie che comprendono solo oggetti lontani, questi avendo naturalmente poco rilievo, o come direbbesi, poca
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I corpi semplici si combinano insieme tra loro in un numero di proporzioni molto ristretto per dar origine ai corpi composti; e questi ultimi sono
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Gli acidi si riconoscono adunque da ciò che scacciano gli acidi, o vengono scacciati col mezzo di questi dalle loro combinazioni colle basi. Ma essi
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Le basi sono per gli acidi ciò che questi sono per quelle; cioè le basi si comportano cogli acidi nella stessa maniera che questi si comportano colle
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Io dico adunque che questi numeri sono invariabili in qualunque circostanza l’idrogeno, l’ossigeno, ed il solfo entrino in combinazione tra loro
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ossia è ancora formato esattamente colle quantità corrispondenti ai numeri proporzionali di questi due corpi, come vediamo avvenire nelle
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I numeri proporzionali indicanti questi rapporti di peso vennero molto propriamente chiamati equivalenti chimici, perchè essi esprimono la relativa
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, ossia con quantità relative a questi numeri 1—8—16; ed in ciò obbediscono ad una legge generale che tutti i corpi seguono, per cui essi
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Il fotografo vedrà quanto la conoscenza di questi numeri proporzionali, ossia equivalenti chimici, gli possa tornar vantaggiosa nelle preparazioni
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In tutte le combinazioni in cui entrano questi due corpi composti, la soda cioè e l’acido solforico, conservano sempre il loro equivalente
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Nel caso poi che uno di questi metalloidi si combini con un altro corpo semplice formando un acido, allora si compone il nome dell’acido con quello
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Le rispettive proporzioni di questi metalloidi vengono indicate analogamente a quelle dell’ossigeno negli ossidi. Così p. e. si dice protoioduro di
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quali corpi potranno servire come tipi a cui riferire le analoghe proprietà degli altri corpi. E questi corpi elettro-positivi ed elettro-negativi
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ha frequentemente occasione di maneggiare questi corpi infiammabili.
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L’idrogeno concorre coll’ossigeno, col carbonio, e coll’azoto alla formazione dei corpi organici vegetali ed animali. I colori particolari a questi
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solforico, si carbonizza, annerisce. L’acido attira l’idrogeno e l’ossigeno del legno nella proporzione con cui questi corpi formano l’acqua, e rimane
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metallici, questi avendo in generale delle proprietà basiche molto più decise che non l’acqua. Epperciò quando si pone un ossido metallico a contatto
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e l’altezza comparativa a cui questi tre fluidi salgono in uno stesso tubo capillare è rappresentata dai numeri 6 per l’etere
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qualità che conviene adoperare principalmente quando la finestra del laboratorio prende direttamente la luce dal cielo. Questi vetri sono abbastanza
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Ora osservasi che le soluzioni di questi corpi modificano le rispettive carte reagenti tanto più fortemente, e con tanta maggiore celerità, quanto
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Con questi due tubi è facile il venire a conoscere la composizione, ossia il titolo delle diverse soluzioni (a).
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Si versi una parte di ambe le soluzioni nei bicchierini a b, quindi in questi si introducano contemporaneamente due liste della carta reagente
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Cogli acidi nitrico, cloroidrico, ottiensi un’esattezza corrispondente; anzi l’azione di questi tre acidi sulla carta di campeggio mi sembra stare in
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Le divisioni di alcuni di questi pesi e di queste misure, ed il loro rapporto coi pesi e colle misure del sistema decimale, che è il più generalmente
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: a, Corpi microscopici nell’albumina. b Modo di evitare questi corpi. c, Misurare l’albumina.
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b) Modo di evitare i corpi microscopici. — Per liberare l’albumina da questi corpi, così nocivi ad una perfetta riuscita, non basta il filtrarla per
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coll’aceto-nitrato d’argento. Questi tentativi hanno ora perduto ogni loro importanza, ma la loro conoscenza è utile per l’insegnamento che in causa di
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Sgraziatamente con tutti questi mezzi di aumentare la sensibilità si cade nel pericolo di una riduzione generale dell’ioduro d’argento, la quale si
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Non solo non conviene far seccare il cotone per cacciare l’umidità quando gli acidi sono concentratissimi ma bisogna aggiungere direttamente a questi
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maggior forza dissolvente possibile, dipendendo essa principalmente dalla purezza e dalla concentrazione di questi liquidi.
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5a Azione dell’alcool e dell’etere sul collodio fotografico. — Parlando del collodio semplice abbiamo veduto quale sia l’azione che esercitano questi
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In questi ultimi tempi si fece un gran chiasso sul collodio alcoolico, quasi che esso dovesse far scomparire il collodio etereo. Quest’ultimo ha
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ammonio è 144, perciò questi ioduri impiegati nella proporzione di questi numeri produrranno precisamente lo stesso effetto.
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3aTempo della posa. — Ma tutti questi precetti sarebbero insufficienti, se il fotografo non si sovviene che la buona venuta del ritratto dipende dal
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taglierebbe il piano del vetro. Le immagini di questi spigoli saranno solo parallele tra loro se il vetro sarà verticale. E più in generale: le immagini di
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, di Davanne e Girard, di Warton, Simpson, ecc. Con questi sali si ottiene un buon risultato, ma i vantaggi e svantaggi del loro uso non sono ancora
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Abbiasi una scatola di legno con due particolari compartimenti in modo che ciascuno di questi si possa chiudere ed aprire al bisogno, facendo
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Questi fatti indussero l’autore di questo trattato a fare alcune esperienze per ottenere delle positive al bicromato di potassa.
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